Palinuro

Palinuro

Capo Palinuro è un promontorio roccioso della costa della Campania Meridionale, tra il golfo di Velia e quello di Policastro, nel Cilento in Provincia di Salerno. Si spinge per circa 2 km nel mare Tirreno, a ovest della foce dei fiumi Lambro e Mingardo. Vi è ubicata la stazione meteorologica di Capo Palinuro.
Il suo territorio rientra nella frazione Palinuro del comune di Centola.

È un’importante località turistica, celebre per le bellezze paesaggistiche legate al mare e al suo entroterra e per le reminiscenze storico letterarie legate al suo nome.
Durante l’epoca greca il promontorio era già conosciuto dai naviganti per la pericolosità delle sue insidiose correnti, a cui «ben si addiceva l’epiteto di luogo dove “il vento gira”, πάλιν-οὗρος».[1]

Designarono anche con il nome di una sirena, simbolo di acque infide, Molpè ossia la leggiadra, il fiume che scorre alle pendici del capo Palinuro.

Nel 540 a.C. colonizzatori ionici provenienti da Focea eressero su capo Palinuro, in località Molpa, un villaggio con annessa necropoli.

Virgilio, nell’Eneide, dà una sua interpretazione dei fatti narrando di Palinuro, timoniere di Enea, che cade in mare tradito dal sonno e, giunto a riva, viene assalito e ucciso dagli indigeni. Gli dei dell’oltretomba, offesi dall’episodio sacrilego, puniscono gli abitanti con una tremenda pestilenza.